Marotta e Mondolfo, la terra delle "Due vacanze in una"
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Un pescoso mare Adriatico che va da un blu genziana al turchino, fino all’azzurro liquido, in una promessa di andare per colline tra orizzonti dilatati e linee rette, imbiondite dall’oro del grano, del sole e dai grappoli delle vigne: ecco i colori di Mondolfo e Marotta, ecco l’origine della storia di un abitato.
Il vessillo comunale blu e oro che garrisce al vento, sintetizza le vicende di un antico Castello, sorto al declinare dell’impero romano a guardia della Foce del fiume Cesano, in quel tratto di litorale che separa sulla costa Senigallia e Fano e che poi immette, verso i monti, alla volta del massiccio del Catria.
Sono agricoltori e pescatori, quelli che risiedono entro la duplice cortina muraria di Mondolfo, sono nobili possidenti e uomini dediti alle armi, che vigilano lungo la costa all’osteria di Marotta perché gli ottomani non sbarchino in forze, per fare tanto temute razzie, e perché chiunque paghi la gabella transitando nel territorio dei Duchi.